Kapelle zum Hl. Wendelin | Cappella di San Vendelino

Auf der Grundlage der römischen Bauweise „opus cementitium“ wurde der Bündner Schiefer mit selbstverdichtendem Beton kombiniert. Diese Bauweise mit Ausbruchsmaterial wurde vorab in mehreren wissenschaftlichen Arbeiten behandelt und zum ersten Mal beim Bau der Kapelle zum Hl. Wendelin angewendet. Während bei klassischem Sichtbeton die Gesteinskörnung nicht erkennbar ist, sind die Komponenten bei dieser Herstellungsmethode von außen sichtbar, daher der Name Sicht-Stein-Betonbauweise. Durch die Variabilität der verwendeten Gesteinskörnung stellt die Sicht-Stein-Betonbauweise eine Möglichkeit zur Wiederverwertung von Tunnelausbruch dar und trägt damit zur Ressourcenschonung und Erhöhung der Nachhaltigkeit bei. Im Unterschied zu konventionell hergestelltem Beton erfolgt die Zugabe von Gesteinskörnung und Bindemittel in die Schalung in zeitlich getrennten Schritten. Der klassische Mischvorgang, also das Anmischen dieser beiden Komponenten im Vorhinein, findet nicht statt. Das gebrochene und gewaschene Ausbruchmaterial wurde in eine einfache Holzschalung gefüllt. In einem nächsten Schritt wurde diesem Steingemisch selbstverdichtender Beton beigemengt. Dann war keine zusätzliche Verdichtung mehr notwendig. Die Oberfläche eines solchen SichtStein-Betons kann verschiedentlich gestaltet werden. Im Inneren der Kapelle wurde die Holzschalung belassen, wodurch eine relativ glatte Oberfläche mit den sichtbaren Steinen entstand. Für die Außenoberfläche wurde in die Schalung ein Weichstoff eingelegt, In analogia al metodo di costruzione romano „opus cementitium“, sono stati combinati i calcescisti con il calcestruzzo autocompattante. Questo metodo di costruzione, che prevede l’utilizzo di materiale di smarino, è stato analizzato preliminarmente in diversi studi scientifici e applicato per la prima volta per la realizzazione della cappella di San Vendelino. Mentre nel classico calcestruzzo a vista non è riconoscibile la granulometria delle pietre, questo metodo di costruzione permette di intravedere i componenti rocciosi (da qui anche il nome „calcestruzzo – pietra a vista“). La variabilità delle rocce utilizzabili, permette di recuperare il materiale di scavo ed impiegarlo per questo metodo di costruzione, contribuendo quindi a preservare le risorse ed incrementare la sostenibilità. A differenza del calcestruzzo prodotto in modo tradizionale, l‘aggiunta di rocce e leganti nella cassaforma avviene con tempistiche diverse. La classica procedura di premiscelazione dei due componenti non avviene. Il materiale di scavo frantumato e lavato, invece, viene inserito in una semplice cassaforma di legno, dove successivamente si aggiunge il calcestruzzo autocompattante. La superficie di questo composto di calcestruzzo – pietra a vista si può presentare in diversi modi. In questo caso, all‘interno della cappella si è mantenuta la cassaforma liscia, in modo da ottenere una superficie relativamente piana con pietre a vista. Per la realizzazione della superficie esterna, invece, è stato Composto calcestruzzo - pietra a vista Sicht-Stein-Beton

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